Attenzione!!!!

In Italia e in generale nel mondo, siamo in un periodo favorevole, ogni giorno sono vaccinate milioni di persone e l’arrivo dell’estate, almeno nel nostro emisfero, dovrebbe aiutare il processo di regressione del contagio. In questo panorama positivo c’è però un aspetto preoccupante: a fianco potete vedere il grafico del numero di positivi giornalieri del Regno Unito (media mobile a 7 giorni) dall’inizio della pandemia ad oggi. Nel grafico sono ben visibili i picchi del 2020 in aprile e novembre e il successivo del gennaio 2021. Per uscire dall’emergenza dell’ultimo picco, il Regno Unito attivò due mesi di lockdown e una campagna vaccinale piuttosto consistente che ridusse i contagi giornalieri da 60000 a meno di 2000. Questo miglioramento ha portato una drastica riduzione delle misure restrittive e la vita ha ripreso in maniera quasi regolare. Purtroppo negli ultimi 20 giorni (vedi riquadro rosso) il numero di positivi giornalieri è costantemente aumentato arrivando a circa 6000. Questa crescita ha un andamento esponenziale, con un tempo di raddoppio di 15 giorni nella prima parte e di 9 nella seconda: il significato è chiaro, se continuerà così, ogni 9 giorni il numero dei positivi raddoppierà. Questo aumento comporta anche una crescita dell’indicatore Rt che è arrivato a 1.4. Tuttavia l’aumento dei positivi non porta necessariamente ad un aumento dei decessi, in quanto potrebbe trattarsi soprattutto di contagi su persone giovani non ancora vaccinate che tipicamente sopravvivono alla malattia (purtroppo non abbiamo i dati per verificarlo). Attualmente il numero di decessi in UK mostra un andamento costante che potrebbe anche essere dovuto al picco di contagi negli ultimi mesi. La domanda ovvia è: perché in un panorama generalmente positivo, il Regno Unito sta peggiorando? Non c’è una risposta certa, ma solo ipotesi:

  • Il Regno Unito ha deciso di ritardare la somministrazione della seconda dose, oltre ai limiti suggeriti dai produttori dei vaccini, per poter garantire la somministrazione della prima dose alla maggior parte possibile della popolazione. Questa scelta potrebbe avere ridotto l’efficacia del vaccino. Ad oggi in UK sono stati vaccinati il 61.1% della popolazione con almeno la prima dose e il 43.6% con la seconda (qui il sito UK delle vaccinazioni). Per confronto in Italia ad oggi queste percentuali sono rispettivamente 47.1% e 21.2% (vedi la nostra pagina web sulle vaccinazioni)
  • il vaccino (la gran parte delle somministrazioni è avvenuta con Astra Zeneca) potrebbe non essere completamente efficace contro la variante indiana presente nel Regno Unito; (qui il bollettino ISS con la situazione delle varianti in Italia, aggiornata all’11 Giugno)
  • le misure restrittive sono troppo deboli per contrastare la diffusione del virus nelle persone non ancora vaccinate;

Al momento in Italia niente lascia presagire una crescita, ma uno sguardo a chi ci sta vicino ci deve far capire che non siamo ancora usciti dalla pandemia ed è fondamentale continuare a mantenere quelle misure di prudenza personale (mascherine, distanziamento, lavaggio mani, …) specie adesso che stiamo andando verso una notevole riduzione delle misure restrittive.

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